Roccamonfina è un comune italiano di 3.699 abitanti della provincia di Caserta in Campania.
Il paese si trova a circa 600 m s.l.m., all'interno del cratere dell'antico omonimo vulcano, sulle pendici orientali del monte Santa Croce, che ne costituisce il cono terminale. La zona è coperta da castagneti.
Il territorio del comune fa parte del Parco regionale di Roccamonfina e Foce del Garigliano.
Nel territorio della conca vulcanica esistono tracce di insediamenti ausoni o aurunci, con tracce di mura in opera poligonale, attribuite al VI-V secolo a.C., sul monte La Frascara ("Orto della Regina") e sul monte Santa Croce, forse riferibili a semplici postazioni militari di difesa.
I ritrovamenti di iscrizioni e monete sembrano indicare la presenza di un insediamento già nel III secolo d.C., ma l'attuale abitato è attestato solo a partire dal X secolo. Il nome (Roccae Monfinum
che prende il nome dalla rocca della mia Fina) deriva dall'originario
toponimo del monte Santa Croce, che in documenti intorno all'anno 1000 viene chiamato "monte Fino". Fu in possesso feudale dei Mazzano e dei principi di Stigliano. Tra Trecento e Quattrocento assunse importanza con l'istituzione di un mercato settimanale (dal 1352) e di una fiera annuale.
Nel 1618 entrò in possesso di una nipote di papa Clemente VIII, Elena Aldobrandini. Nel 1656 un'epidemia di peste uccise gran parte della popolazione. Sotto il dominio borbonico divenne "Terra regia", diretto possesso del sovrano.
Vi nacque Nicola Amore (1830-1894), sindaco di Napoli.
Fonte: Wikipedia (clicca sul link se desideri ulteriori informazioni)